Le opportunità: Marocco

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La politica economica del Regno maghrebino è piuttosto differenziata e fortemente sostenuta da iniziative del governo, riconducibili al “Patto nazionale per l’emergenza industriale 2009-2015”; tali iniziative, volte anche ad attrarre investimenti esteri, negli ultimi anni hanno ottenuto importanti risultati ed hanno contribuito a ridurre l’emigrazione verso l’Europa. Esse hanno riguardato:

• supporto agli investimenti per l’ammodernamento
• potenziamento della rete delle infrastrutture
• creazione ed estensione delle aree produttive attrezzate
• potenziamento della logistica integrata
• deregolamentazione di diversi settori
• normative più flessibili per quanto concerne il mercato del lavoro ed il sistema bancario
Il Paese vanta quindi uno sviluppo industriale costante, che ha favorito, da parte degli investitori esteri, la creazione di importanti stabilimenti, anche, ad esempio, nel settore dell’automotive e dell’aero-spazio-difesa (Renault, Bombardier, ecc.).
Tra i settori più promettenti:
• industria tessile: il Paese è uno dei principali produttori di articoli per abbigliamento, quindi la sua industria tessile necessita di macchinari ed attrezzature; la tecnologia italiana, leader in alcuni ambiti del comparto, è molto apprezzata; l’ambito di specializzazione delle industrie marocchine è concentrata sulle filiere di: maglia, tessuto (trama ed ordito), jeans, arredamento tessile;
• trasporto ferroviario, marittimo, stradale e aereo: il settore è in notevole crescita con un’importante domanda di componenti ed impianti. Notevole impulso è dato anche dallo sviluppo di una rete logistica integrata, sviluppo favorito dalle politiche governative;
• energia: lo sviluppo è reso possibile dai piani di investimento governativi (in particolare per eolico e fotovoltaico), volti ad aumentare l’indipendenza del paese dalle fonti di approvvigionamento tradizionali;
• industria estrattiva e chimica: il Marocco è tra i principali produttori al mondo di fosfati, anche se è importante la presenza di altre aziende del settore chimico (vernici, colle, ecc.);
• industria meccanica: vanta notevoli tassi di crescita anche grazie alla presenza di importanti investimenti stranieri; apre quindi importanti opportunità per la subfornitura;
• costruzioni/edilizia: anche qui, forte crescita e conseguente necessità di un’ampia tipologia di macchinari (ascensori, impianti di condizionamento e trattamento dell’aria, macchine movimento terra, escavatori);
• agricoltura (irrigazione), trasformazione alimentare, pesca (trasformazione ittica, catena del freddo), cantieristica.

Numerosi sono gli accordi di cooperazione a livello economico e doganale stipulati tra l’Unione Europea ed il Marocco; per alcuni settori sono già attivi degli accordi di libero scambio; per altri essi sono in fase di perfezionamento o definizione (vedi l’Accordo di Libero Scambio Completo ed Approfondito: ALECA).
Le difficoltà

Non si segnalano particolari difficoltà per quanto riguarda l’approccio al mercato; da segnalare però che per il Marocco i partner tradizionali, anche in virtù di ridotte barriere linguistiche, fattori storici e vicinanza geografica, sono quelli della Francia, in primis, e della Spagna. Tali Paesi sono da sempre riconosciuti come partner economici privilegiati; peraltro, gli scambi con l’Italia negli ultimi anni sono andati sviluppandosi e consolidandosi.
In ogni caso, e importante il supporto di referenti locali che siano in grado di fornire supporto specialistico per poter concludere con successo le trattative commerciali.

Fonte: newm

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