70 MILIONI PER PROMUOVERE IL MADE IN ITALY NEGLI USA

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A metà dello scorso anno l’Italia ha avviato un’imponente campagna negli Usa per promuovere il settore agroalimentare, la meccanica e le filiere moda/arredo e produzione di gioielli.

Le attività legate al progetto – destinate a proseguire almeno fino a fine 2017 – sono state definite dal Ministero dello Sviluppo Economico insieme al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; la parte operativa è stata invece affidata a ICE-Agenzia che per il biennio 2015-2016 ha a disposizione un plafond straordinario di 68,8 milioni di euro (a cui si aggiungeranno altri 9,2 milioni da privati). In particolare, 22 milioni saranno impiegati per promuovere azioni a favore della Moda e del settore Agroalimentare, 28 milioni verranno invece utilizzati per supportare circa 40 tra le principali manifestazioni fieristiche italiane.

Ulteriori 13,2 milioni consentiranno di sostenere le imprese italiane in oltre 100 eventi internazionali e 1,1 milioni permetteranno di dare maggiore visibilità alle aziende all’estero. Infine, 3,5 milioni saranno destinati per avviare azioni di formazione, seminari, nuclei operativi, desk e indagini di mercato a supporto delle PMI e un milione sarà impiegato per promuovere azioni di contrasto all’italian sounding nel comparto alimentare, in collaborazione con Assocamerestero.

Il Piano – che rappresenta il più grande progetto di promozione mai realizzato all’estero dall’Italia – si prefigge prima di tutto di promuovere e diffondere una cultura legata al consumo di autentico cibo nostrano e contrastare il sempre più diffuso fenomeno dell’Italian sounding. Quest’ultimo consiste nella produzione e commercializzazione di specialità alimentari le cui vendite fanno leva su nomi o immagini di luoghi simbolo del nostro Paese, pur essendo  realizzate altrove.

In tempi recenti, il MiSE ha provato a quantificarne la portata dirompente sulla nostra economia. A livello mondiale, sostiene il MiSE, il giro d’affari annuo dell’Italian sounding è infatti stimato in circa 54 miliardi di euro (vale a dire quasi 150 milioni di euro al giorno!), oltre il doppio del valore complessivo delle esportazioni italiane di prodotti agroalimentari (23 miliardi di euro, di cui 3 nei soli Stati Uniti).

Di qui la decisione di varare un piano ambizioso a favore dei prodotti agroalimentari italiani doc, con il claim Buy Authentic Italian. Get More.

La campagna, incentrata su un filmato coinvolgente ed emozionale diretto da Silvio Muccino, ha utilizzato prevalentemente il canale digitale, con presenza anche sui social, stampa di settore e pubblicità su cartellonistica. Nel complesso sono state raggiunte un miliardo di impression (3 miliardi è l’obiettivo a fine piano).

Il piano messo in campo dall’Italia ha già consentito di avviare numerose iniziative coordinate. Una di queste ha portato a siglare una serie di importanti accordi con alcuni tra i marchi più capillari della grande distribuzione organizzata americana (Price Chopper, Heb, Mariano’s e altri) con un duplice obiettivo: rafforzare la posizione dei prodotti italiani già presenti e far conoscere alcuni nuovi marchi – in particolare delle PMI che di norma hanno maggiori difficoltà ad avviare rapporti con i grandi player statunitensi – agevolandone l’approdo sugli scaffali di oltre mille punti vendita americani.

In totale, sono state inserite 215 nuove aziende e oltre mille prodotti, con incrementi medi di vendita dei prodotti italiani del 20-30%. Inoltre, nell’ultimo anno l’Agenzia ha invitato oltre 700 operatori e giornalisti americani, coinvolgendo contemporaneamente circa 2.000 imprese di casa nostra nelle iniUn frame dello spot del MiSE per promuovere i prodotti alimentari italiani e contrastare il fenomeno dell’Italian sounding La moda italiana continua a rappresentare uno dei comparti più graditi ai consumatori americani Diplomazia Economica Italiana 6 23 Settembre 2016 ziative promozionali dedicate al mercato USA .

Dal punto di vista geografico – considerate le dimensioni del Paese – si è scelto di puntare inizialmente su quattro Stati (New York, California, Texas e Illinois), che sono stati selezionati in base a ricerche e studi sulla richiesta e il gradimento di prodotti italiani. Inoltre, queste attività vengono sempre accompagnate da missioni di acquisto in Italia, promozioni in-store e da una forte azione di formazione sia per il personale di vendita sia a favore dei consumatori d’oltre Oceano.

Il Governo italiano si sta anche adoperando per favorire un presidio – sotto forma di partecipazioni collettive – delle fiere e degli eventi più significativi di settore, come già avvenuto in occasione dell’Fmi Connect di Chicago e come avverrà al Winter Fancy Food di San Francisco, anche attraverso il rafforzamento e la messa a sistema delle principali fiere italiane di settore (TuttoFood, Cibus e Vinitaly), con l’obiettivo di moltiplicare le opportunità di confronto delle imprese. Se l’agroalimentare rappresenta il cardine del nuovo Piano, come detto l’azione abbraccerà anche altri settori. Per la moda e la gioielleria sono stati stretti accordi con Nordstrom, Saks, Piercing Pagoda, Zales, Macy’s, Helzeberg, Fred Meyer, Nieman Marcus solo per citare i più importanti. Per l’arredo e i materiali per costruzione, le attività si sono concentrate sulla promozione nei Saloni del Mobile di piastrelle e marmi italiani, il riconoscimento di premi per architetti e designer e un intenso programma di missioni in Italia.

Da non dimenticare poi ulteriori sforzi che si stanno concentrando sul sostegno a settori importanti del Made in Italy come nautica, audiovisivo, motociclo, tecnologie ambientali, editoria e altri. Molto importanti sono poi le azioni a favore della meccanica che prevedono seminari tecnologici, partecipazione a fiere specializzate, Da Hillary Clinton è arrivato di recente un forte sostegno per far tornare negli Usa la meccanica di precisione italiana formazione di tecnici, ma anche azioni innovative in collaborazione con università e centri di ricerca.

Su questo fronte va ricordato che poche settimane fa, nell’esporre i cardini del proprio piano di politica economica in caso di elezione, la candidata dei Democratici per la corsa alla Presidenza degli Usa, Hillary Clinton, ha dichiarato che intende riportare negli Stati Uniti la meccanica di precisione italiana, a testimonianza dell’assoluta eccellenza del nostro Paese in questo settore. Lo sforzo che il Sistema Italia ha messo in atto è stato reso possibile grazie alla vasta rete di partnership che ha supportato il Piano Usa: Confindustria, Associazioni di Categoria dei comparti moda, agroalimentare, meccanica, arredo, nautica, Consorzi di Tutela, ma anche alcuni dei più importanti appuntamenti fieristici in Italia come Vinitaly, Cibus, Tuttofood, Milano Unica, Micam, Mipel, Lineapelle, Pitti, Saloni del Mobile.

Fonte: m.esteri;  USA

Denis Torri

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